Ecco una piccola “costruzione rustica” che ci auguriamo di vedere presto in tutti i giardini, terrazzi, orticelli e cortili del mondo! Di che cosa si tratta? Che cosa può essere? Sembra un’arnia, o forse un contenitore per attrezzi: non è così, perchè invece si tratta di un COMPOSTER. Una novità assoluta, in attesa di brevetto, nel campo del riciclaggio di materiali biodegradabili (erba, alimenti, ecc.). Misura cm 100x1000xh 120; costruito con tavole in legno dib larice naturale, si monta facilmente senza viti; il tetto a due falde, si apre a libro; viene fornito completo di otto balconcini per fiori e - perchè no? - per ortaggi.
La novità consiste anche nella filosofia che sta alla base di questa proposta, cioè che bisogna superare il concetto di “rifiuti” intesi come materia da rifiutare, come immondizia, simbolo di sporcizia e di degrado ambientale. Questo aspetto non dipende dai materiali che dobbiamo scartare, ma della maniera sbagliata di liberarsene. Se tutti diventassero capaci di far ritornare i materiali organici inutilizzati nel ciclo biologico naturale, il nostro mondo diventerebbe assai più vivibile non solo per noi ma anche per le generazioni che verranno. Un vantaggio più concreto consiste anche nel personale riutilizzo del materiale compostato come fertilizzante per i nostri orti e giardini, permettendo agli appassionati di evitare l’uso di prodotti chimici che esigono una certa professionalità e che comunque non sono garditi da tutti. Un angolo di vita in più nel giardino, senza sgradevoli particolari, coperto dei fiori preferiti, ci permetterà di poter veramente dire di amare la natura e l’ambiente in modo concreto ed efficace e non soltanto a parole.
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